LETTERA DI DON GIORGIO ALLA PARROCCHIA PER LA PASQUA. - Parrocchia dello SPIRITO SANTO MODENA

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INSTAURARE OMNIA IN CHRISTO (Ef.1,10)
Ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose. Era il motto di S.PIO X che questo sito fa proprio.  
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LETTERA DEL PARROCO LA PASQUA 2020 IN CASA
E’ una pasqua esternamente diversa, questa del 2020. Esternamente, perché la Pasqua è sempre la stessa. Ho sempre detto che nella settimana santa era necessario venire spesso in Chiesa. Quest’anno devo dirvi il contrario: Occorre stare molto a casa. Allora vi mando “via internet” il programma delle celebrazioni in streaming nella nostra Chiesa. Non possiamo illuderci che si possa andare a Messa per televisione. Non ditemi che quando anche io ancor sarò ancor più vecchio di ora, dovrò accontentarmi. Non ripetete a vuoto che “il Signore guarda il cuore”. Perché lo so anche io. Ma se bastasse il web per andare a Messa, perché Gesù avrebbe istituito i sacramenti, per la cui validità ci vuole la presenza fisica?  Dunque le messe in streaming, anche se fatte bene ed “emozionanti” sempre surrogati sono.

Auguriamoci che quando ci “avranno liberato” tutti ritorniamo in chiesa, perchè la sospensione del precetto, anche se per fondati motivi, ha suggerito la via più facile e cioè che si può pregare da casa ed amare Dio stando a letto la domenica mattina. Prima di condannarmi per quello che scrivo pensate che abbiamo parlato tanto del dovere di tutelare la salute nostra ed altrui, senza ricordare  che il vuoto va riempito e che la messa mancata va sostituita con altro: quell’ora impiegata in chiesa, si doveva impiegare a casa per la preghiera, la lettura della Bibbia, il rosario. O anche con la messa per televisione, purchè in contemporanea non si facciano altre cose.  Non dunque la dispensa dal precetto ma la sostituzione di esso con altre attività di preghiera. Come quando in assenza di un cibo ci nutriamo con un altro (che però non è identico)

Auguriamoci a vicenda che in parrocchia tutto torni come prima   e che i concetti di “stato di necessità”, dolore perfetto per il perdono dei peccati, assoluzione generale ed “indulgenze” che portano tutti in paradiso, malati e chi li assiste e operatori sanitari  siano stati ben compresi (cosa impossibile per chi non conosce il catechismo). Se così non fosse l’idea protestante che non c’è bisogno di confessarsi al prete e che ci si salva senza cambiar concretamente vita, avrebbe vinto ancora di più.

Auguriamoci che tutti abbiamo capito che la Natura, così belle e così buona non è una madre che tutti accoglie in un grande grembo come la “pachamama”, portata in processione in Vaticano. La Natura non è madre, se non in senso allegorico e figurato. Essa è una creatura fatta di limite che per di più dopo il peccato originale è diventato un “disordine”. Ed ogni tanto ce lo fa toccare con mano. Nemmeno l’ecologia ci salverà e nemmeno la medicina, anche se possono aiutarci.  Dio solo è Salvatore. Pochi ci pensano; ma se ci salviamo da soli con scienza e tecnologia, senza riferimento a Dio, cadiamo nell’ateismo pratico.

Auguriamoci  BUONA PASQUA   e da casa collegatevi al sito parrocchiale. Anche se ci sono celebrazioni fatte meglio in giro, come quelle del Papa e del Vescovo, le nostre sono tuttavia di famiglia.
Non vedo l’ora di rivedervi nella nostra chiesa, casa di Dio e di tutti.   
Don Giorgio Bellei

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